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Video Installazione, HD, color, sound, 12’58’’, 2021
10 giorni è una videoinstallazione basata su una serie di micro azioni svolte in un ambiente bianco e asettico.
Una ragazza compie delle divinazioni indossando un camice bianco in un laboratorio fantastico dove segni e tracce dei suoi gesti potrebbero smentire o confermare le sue incertezze.
Il progetto nasce da una sensazione che fa capolino alla fine di ogni percorso di formazione : l’incertezza sul proprio futuro.
Uno stato d’animo che s’insinua lento e che fa crollare l’idillio accademico, le utopie e le certezze sulle proprie scelte. Si iniziano a mettere in dubbio le proprie capacità, a cercare risposte che possano essere un buon compromesso tra la propria indole e le naturali esigenze economiche. Una nuvola di fantozziano rimando accompagna quelle giornate che da tiepide e spensierate diventano improvvisamente cupe e di sapore settembrino.
Sono le classiche storie che senti raccontare, ma quando arriva il tuo turno inizi a crederci ed in un batter d’occhio diventi parte di quell’esercito invisibile, di creativi disoccupati.
Ma come trasformare questa negatività in una forma di piacevole intrattenimento e perché no di cura?
10 giorni è un momento personale di scoperta, leggero.
Nell’installazione l’utilizzo di una stampante in loop, produrrà una catasta di fogli contenenti dei falsi CV. Ogni curriculum presenta delle capacità bizzarre, volutamente surreali, che assecondano, d’altro canto, le richieste tanto improbabili e riscontrabili nei vari annunci di lavoro.
La stampante è complementare alla proiezione e ne scandisce il ritmo, da un lato la perdita dell’identità, dall’altro la ricerca della stessa. Come due facce della stessa medaglia ma in continua lotta.
Se nella proiezione c’è un tentativo di riavvicinamento alle pratiche ancestrali, la stampante rappresenta la spersonalizzazione dell’individuo, come la meccanicità legata anche solo al gesto di candidarsi alle offerte di lavoro. Il file preimpostato che continuo a mandare incurante delle conseguenze che procurerà: il buio.
"It could be a good opportunity, who knows what they will ask me, on the other hand you have to try it all. I have to leave the nest or maybe a garage with a five-year subscription. My house. I already feel that cold entering my bones, real life. And everyday the questions I ask myself continue to pile on. What’s next? What will I be? And above all, will I be ready? This wait makes me nervous, I hope to finish immediately. They will ask me the usual things, the ones needed to break the ice, “Where do you come from?” “What have you studied?” but what am I going to answer to the question“What do you want to do in your life”? Of course I have dreams but maybe it is better not to think about it. They’ll want to know about me, and I’ll have to be proactive, cheerful and ready to put myself in the game, with a strong propensity for teamwork, problem solving, without too many expectations, ready to perform, ready to work for free, good-looking, adaptable, with my own vehicle, available for evening and weekend shifts, with no ties and no desire to create any and with a minimum of 5 years of experience in the required figure of work. Well, that’s it..."
10 giorni
Video Installazione, HD, color, sound, 12’58’’, 2021
10 giorni è una videoinstallazione basata su una serie di micro azioni svolte in un ambiente bianco e asettico.
Una ragazza compie delle divinazioni indossando un camice bianco in un laboratorio fantastico dove segni e tracce dei suoi gesti potrebbero smentire o confermare le sue incertezze.
Il progetto nasce da una sensazione che fa capolino alla fine di ogni percorso di formazione : l’incertezza sul proprio futuro.
Uno stato d’animo che s’insinua lento e che fa crollare l’idillio accademico, le utopie e le certezze sulle proprie scelte. Si iniziano a mettere in dubbio le proprie capacità, a cercare risposte che possano essere un buon compromesso tra la propria indole e le naturali esigenze economiche. Una nuvola di fantozziano rimando accompagna quelle giornate che da tiepide e spensierate diventano improvvisamente cupe e di sapore settembrino.
Sono le classiche storie che senti raccontare, ma quando arriva il tuo turno inizi a crederci ed in un batter d’occhio diventi parte di quell’esercito invisibile, di creativi disoccupati.
Ma come trasformare questa negatività in una forma di piacevole intrattenimento e perché no di cura?
10 giorni è un momento personale di scoperta, leggero.
Nell’installazione l’utilizzo di una stampante in loop, produrrà una catasta di fogli contenenti dei falsi CV. Ogni curriculum presenta delle capacità bizzarre, volutamente surreali, che assecondano, d’altro canto, le richieste tanto improbabili e riscontrabili nei vari annunci di lavoro.
La stampante è complementare alla proiezione e ne scandisce il ritmo, da un lato la perdita dell’identità, dall’altro la ricerca della stessa. Come due facce della stessa medaglia ma in continua lotta.
Se nella proiezione c’è un tentativo di riavvicinamento alle pratiche ancestrali, la stampante rappresenta la spersonalizzazione dell’individuo, come la meccanicità legata anche solo al gesto di candidarsi alle offerte di lavoro. Il file preimpostato che continuo a mandare incurante delle conseguenze che procurerà: il buio.
"It could be a good opportunity, who knows what they will ask me, on the other hand you have to try it all. I have to leave the nest or maybe a garage with a five-year subscription. My house. I already feel that cold entering my bones, real life. And everyday the questions I ask myself continue to pile on. What’s next? What will I be? And above all, will I be ready? This wait makes me nervous, I hope to finish immediately. They will ask me the usual things, the ones needed to break the ice, “Where do you come from?” “What have you studied?” but what am I going to answer to the question“What do you want to do in your life”? Of course I have dreams but maybe it is better not to think about it. They’ll want to know about me, and I’ll have to be proactive, cheerful and ready to put myself in the game, with a strong propensity for teamwork, problem solving, without too many expectations, ready to perform, ready to work for free, good-looking, adaptable, with my own vehicle, available for evening and weekend shifts, with no ties and no desire to create any and with a minimum of 5 years of experience in the required figure of work. Well, that’s it..."
